Tanta fatica per nulla by Edi Lazzi

Tanta fatica per nulla by Edi Lazzi

autore:Edi Lazzi [Lazzi, Edi]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: flessibilità, lavoro povero, neoliberismo, precariato, rappresentanza, salario minimo, sindacato
editore: Gruppo Abele
pubblicato: 2023-08-30T22:00:00+00:00


19 Titolo di un film in cui i protagonisti vivono in una realtà virtuale chiamata Matrix.

Giovanni (Liguria)

Giovanni ha 29 anni e si è laureato in logopedia nel 2017. Ottima laurea. Una volta conseguita, abilita immediatamente alla professione di logopedista. Giovanni è un ragazzone alto e ben piazzato. Nonostante la sua imponenza mi dà subito l’impressione di una persona sfiduciata, ansiosa, finanche affaticata. E non mi sbaglio nell’impressione come si vedrà nel corso della chiacchierata e da come esordisce: «è da cinque anni che sono laureato, ma ho fatto poco o niente», sbotta immediatamente.

«Fortunatamente non vivo più a casa dei miei genitori, vivo da solo, però in una casa che è di loro proprietà. Non mi fanno pagare l’affitto, mentre le spese di luce, gas e quant’altro le pago da solo. Se dovessi sostenere il costo dell’affitto, non ce la farei in nessun modo. Troppo poco quello che riesco a guadagnare».

Nonostante la timidezza Giovanni ha voglia di parlare. Gli costa un po’ di fatica farlo, però vuole raccontare la sua storia, la sua esperienza: «Mi sto arrabattando con delle ripetizioni a ragazzi delle medie e delle superiori. Sai, è difficile trovare clienti per la professione di logopedista. Soprattutto se decidi di farlo autonomamente aprendo uno studio ex novo, ma io ci sto provando lo stesso. Per fare esperienza sto facendo da sei mesi il volontario in una clinica privata e spero che prima o poi qualche contrattino con loro salti fuori. Questo mi permetterebbe di fare esperienza sul campo, guadagnare qualcosa e strutturarmi meglio per l’esercizio della professione in proprio».

Viene toccato il tasto del lavoro “volontario” e a titolo gratuito che, purtroppo, non è una novità nel panorama italiano, soprattutto tra i giovani, e Giovanni lo rimarca: «Adesso sto prestando la mia opera gratuitamente. Ammetto che è stato mio padre a spingermi verso questa sorta di apprendistato volontario, anche perché lavora in questa struttura ed è grazie a lui che mi hanno preso. Il mio responsabile diretto mi sta consigliando di scrivere un progettino su come si potrebbero trattare i pazienti, soprattutto i ragazzini che hanno problemi di comunicazione. Mi dice che se lo faccio, lo manda in direzione e così ci sono maggiori probabilità che un contratto, anche a tempo determinato, possa saltare fuori. Proverò a scriverlo, vediamo cosa succede… Comunque nel frattempo sto mandando curriculum in giro, un po’ dappertutto, nella speranza che prima o poi qualcuno mi chiami per un colloquio».

La conversazione scorre fluidamente fino ad arrivare alla questione della solitudine dei ragazzi una volta terminati gli studi. «Il problema è che una volta che hai conseguito la laurea, poi non c’è nessuno che ti possa aiutare su come muoverti nel trovare lavoro. Per esempio, se vuoi esercitare la professione in proprio devi aprirti una partita Iva, ma non ci sono strutture o associazioni che ti diano una mano, in grado di spiegarti esattamente cosa devi fare. Sarebbe bello poter contare su qualcuno che possa aiutarti nell’affrontare il periodo immediatamente successivo alla laurea, quando ti affacci per la prima volta nel mondo del lavoro, quando lo devi cercare, quando hai bisogno di essere indirizzato.



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